Come si fa a capire se si ha bisogno di uno psicologo
Generalmente, nell’opinione comune, si è portati a pensare che sia utile rivolgersi a uno psicologo quando si avverte uno stato di malessere importante, caratterizzato dalla presenza di sintomi e di una condizione di sofferenza ingestibile, che sembra minare i propri equilibri ed interferire con la vita quotidiana.
Accanto a queste motivazioni, inizia però ad affermarsi l’idea che lo psicologo possa essere un alleato del proprio benessere, utile quando si desideri migliorare la qualità della relazione con se stessi e con il proprio contesto di appartenenza, ampliando la consapevolezza di sé, delle proprie scelte e delle proprie azioni.
Perché si richiede un aiuto psicologico
La decisione di richiedere un aiuto psicologico, talvolta è immediata ed impulsiva, specialmente quando sostenuta da una problematica urgente ed acuta, quale può essere quella conseguente ad una ‘emergenza’ (lutti, traumi, fine di una relazione, crisi lavorativa, diagnosi di malattia per sé o per un proprio caro, insorgenza di sintomi ansiosi o depressivi gravi ed invalidanti). Negli altri casi, richiede un tempo di elaborazione, necessario a fronteggiare remore e dubbi, sulla reale efficacia di un percorso di sostegno psicologico, o connessi al timore di un possibile giudizio esterno.
Spesso, la richiesta di aiuto è preceduta da un periodo più o meno lungo in cui la persona prova a rimuovere il problema o a fronteggiarlo autonomamente, per poi rendersi conto che lo stato di sofferenza sperimentato è persistente ed eccede le proprie risorse di risoluzione.